Inoltriamo vibrata protesta al Comune di Firenze, e mettiamo in allerta tutti gli studenti della città, contro il caffè asburgico, conosciuto anche come Kaffehaus, del giardino di Boboli. Ragazzi, state in guardia contro le insidie che si pongono tra voi e la vostra volontà di passare una sana giornata di studio! Diffidate di cartelli accattivanti e di turiste rimbambite! Il Kaffeehaus è una truffa!
Spinti da un nobile desiderio di abbeverarci alla fonte del sapere immersi nel verde, stamattina io ed un mio prode compagno ci siamo incamminati verso il giardino di Boboli, ormai tristemente famoso per i numerosi decessi causati dalle salite troppo salitose (da affrontare provvisti di ramponi e piccozza) e le discese troppo ruzzolose. Sotto lo sguardo ammonitore della Dea delle Fratte, che tutto può e tutto sa, abbiamo cercato un luogo ameno che fosse adatto allo studio, sebbene indotti al frizzo ed al lazzo dalla presenza di fiorellini, uccellini e moscerini. Sotto un sole dardeggiante, si è miracolosamente materializzato un cartello: "Kaffeehaus →". Provati dalle numerose salite, abbiamo pensato bene di rifocillarci con cappucciotti e zuccherotti assortiti, ma l’impresa si è rivelata alquanto complicata. I cartelli si susseguivano impietosi, e noi ne seguivamo l’indicazione come anatroccoli rincoglioniti dal caldo. Giunti sulla cima del giardino, a 1500 metri sul livello del mare, vedevamo sotto di noi solo le nuvole e qualche aereo. C’era sì uno strano edificio, uno specie di pagliaio sbilenco, ma niente che potesse far supporre la presenza di un caffè. Abbiamo dunque cominciato a inoltrarci per sentieri e viottoli di montagna, chiedendo anche informazioni ad un paio di turiste slave che, come nella migliore tradizione fantozziana, indicavano una da una parte e una dall’altra. Solo dopo un gran peregrinare siamo giunti all’eremo di una vecchia matta la quale, sorridendoci senza denti ha detto: "Avete incontrato un pagliaio sbilenco? Era quello il Kaffeehaus. È chiuso da trecento anni. L’ultima tazza di thè l’ha presa Leopoldo I nel 1768, me lo ricordo bene".
"Ma i cartelli?"
"Marketing. Una volta arrivati stremati fin quassù, i turisti fanno a gara per scendere a fondovalle a intuzzarsi di robba".
Caro Comune, le soluzioni che, dopo questa esperienza, ti proponiamo sono 3: o togli i cartelli fraudolenti, o apri il Kaffeehaus e ci fai un vero caffè, oppure lo abbatti definitivamente tanto è e resterà sempre un pagliaio sbilenco. Grazie.