per partecipare inviate una mail a deftones17@hotmail.it o luigi-primo@hotmail.it

sabato 22 maggio 2010

ORRORE IN CASA HOWE


È di stamattina la tragica notizia della dipartita della ragazza Kinder Bueno (anni 24). La vicina di casa Palmira (anni 77) ha avvertito verso le 9.00 un forte odore di gas provenire dall’appartamento di fianco al suo. Alla ricerca disperata di aiuto, ha bussato alla porta dell’altro dirimpettaio, Andrew Howe, ma non ha trovato nessuno. Con la forza della disperazione, Palmira ha buttato giù la porta di Kinder Bueno tutta da sola e, senza curarsi delle fratture multiple alla spalla, è entrata in casa. "Lo spettacolo," avrebbe detto poco dopo ai pompieri "è stato raccapricciante": Kinder Bueno giaceva riversa a terra, al centro della cucina, senza segni di vita. Vani i tentativi di rianimarla: l’ambulanza è arrivata troppo tardi. Con l’arrivo dei carabinieri, non c’è voluto molto perché i primi sospetti si addensassero sul vicino Andrew Howe, col quale i rapporti non erano dei migliori. "Lui era un mostro", ha detto fra le lacrime Palmira "quella povera ragazza voleva solo un po’ d’attenzione, e poi era malata di nervi: non era colpa sua se non riusciva a smettere di presentarsi a casa di Andrew ogni tre secondi per scroccare i Kinder Bueno". Sfondando la porta dell’appartamento, ogni dubbio si è dissipato: Andrew Howe, il mitico campione olimpico italiano, pendeva dal lampadario del salotto con un cavo elettrico intorno al collo. Omicidio-suicidio? In realtà non si può dire chi dei due abbia fatto fuori l’altro: lui ha ucciso lei perché non tollerava più la sua irritante presenza? Lei ha ucciso lui perché covava un amore non corrisposto? Certo, scompaiono due grandi della pubblicità.

Nessun commento:

Posta un commento