Crimine orrendo quello che si è consumato nella Segreteria Studenti di Lettere e Filosofia (Firenze) la mattina di venerdì scorso. Uno studente, che per comodità chiameremo Giancarlo, ormai prossimo alla laurea si è recato in segreteria per consegnare alcune pratiche, ma al suo arrivo è successo l'imprevedibile: una delle ventiquattro segretarie che di norma girano in tondo senza meta, perse come pesci in una boccia di vetro, dietro l'unico sportello aperto (su sei) comunica al nostro Giancarlo che manca ancora un esame per raggiungere il punteggio necessario al conseguim
ento del diploma di laurea. Lo studente ribatte che, secondo il suo piano di studi, gli esami che avrebbe dovuto sostenere sono stati tutti passati ed anche con ottimi voti; la risposta stizzita è stata che "se un esame non compare online vuol dire che non è stato sostenuto". Ora, voi capite che uno studente, dopo aver letto e decifrato gli orari della segreteria (che per inciso sono il lunedì e il mercoledì dalle 9.00 alle 13.00, il martedì, giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 18.00, però il secondo e terzo mercoledì dei mesi bisestili dalle 9.00 alle 9.30, il primo aprile dalle 13.15 alle 13.23, quando Saturno si trova in asse con Giove e Urano aperto tutto il giorno con buffet, chiuso nei giorni di luna nuova, ma tutto è relativo perchè comunque cambiano ogni settimana), dopo essersi svegliato alle 6.00 del mattino per arrivare presto in segreteria e accorgersi che comunque ha il numero 476243978686, i due minuti prenderebbero a chiunque! Ecco allora che l'eroico Giancarlo scavalca il bancone, afferra la segretaria per il collo ed inizia a strangolarla. Subito accorrono le altre ventitre segretarie, lasciando i vari "Leggo" e "Metro", per strappare la sfortunata dalle grinfie avide di vendetta del laureando; ma ecco che arriva l'ondata di studenti in attesa del proprio turno ad aiutare l'attentatore, perchè si sa che in certe situazioni la battaglia di uno è la battaglia di tutti. Dopo una lotta lunga e sfibrante il ragazzo è riuscito ad avere la meglio: la povera segretaria è spirata pronunciando le sue ultime, strazianti, parole: "Apporre marca da bollo da 14, 62 euro". Lascia nessun marito e tanto meno figli o amici, solo un gatto polveroso e una casa vuota, come la media delle segretarie/portinaie universitarie (è forse da imputare a questo il tasso di acidità dei segretari, e non ad un virus che si diffonde per contatto come si è sempre sostenuto, quindi? altro punto su cui riflettere). Ovviamente Giancarlo è uscito dalla segreteria secondo le normali procedure, avvolto (da personale autorizzato) in un camice bianco dalle maniche lughissime e annodate dietro la schiena, e trasportato con urgenza nei pressi della Torretta a Campo di Marte, in un tripudio di folla inneggiante il suo nome. Seguiremo con ansia le vicende dei prossimi giorni, certo è che tali eventi avranno ripercussioni legali, e forse anche penali, sulla segreteria di Lettere. Vi terremo aggiornati per ulteriori sviluppi.

Simone
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